Aprire una società in Albania: opportunità reali, rischi nascosti e cosa serve davvero

Aprire una società in Albania richiede visione, esperienza e conoscenza delle norme italiane ed estere. Ecco cosa sapere prima di partire.

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Introduzione

Negli ultimi anni, sempre più imprenditori italiani guardano all’Albania come paese strategico per l’internazionalizzazione, attratti da una burocrazia snella, un costo del lavoro contenuto e un importante sviluppo del turismo e del comparto produttivo.

Aprire una società in Albania è, a livello operativo, un processo relativamente semplice.
Ma aprirla nel modo corretto, evitando errori concettuali, fiscali e bancari, richiede una visione d’insieme che integri normative italiane, albanesi e convenzioni internazionali.

Rogai & Partners, con la sua presenza operativa sia in Italia che in Albania, affianca le PMI in ogni fase: dalla progettazione iniziale alla piena operatività transfrontaliera, fino alla gestione continuativa.

Perché le PMI italiane guardano all’Albania

L’Albania offre:

  • un contesto burocratico rapido;
  • costi operativi contenuti;
  • una posizione geografica strategica;
  • una crescente apertura al business italiano.

Ma queste opportunità vanno gestite con metodo: molte imprese commettono errori perché sottovalutano gli effetti in Italia, pensano che basti “cambiare sede” per cambiare residenza fiscale o non affrontano correttamente la parte bancaria e documentale.

I passaggi principali per aprire una società in Albania

1. Documentazione preliminare

  • Documento d’identità del socio
     
  • Codice fiscale albanese (NID)
     
  • Delega o procura, se necessaria
     
  • Scelta dell’amministratore (può essere italiano)
     
  • Definizione dell’oggetto sociale
     
  • Sede legale reale (non virtuale)
     

Presta però attenzione. Già in questa fase, è fondamentale coordinare questi elementi con la posizione fiscale italiana: ciò che sembra formale, in realtà ha implicazioni sulla residenza della società e sull’eventuale rischio di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

2. Atto costitutivo e statuto

La costituzione in Albania è digitale e molto rapida. Ma proprio la rapidità può diventare un rischio se non si prestano attenzione a:

  • poteri e deleghe dell’amministratore 
  • modalità di trasferimento fondi 
  • assetti di governance 
  • rischi legati a CFC e esterovestizione
     
  • mancanza di coerenza con gli asset italiani 

Lo Studio interviene qui con una rilettura “doppia”: civilistica e fiscale, italiana e albanese, per evitare strutture formalmente valide ma fiscalmente pericolose.

3. Registrazione al QKB

L’ente equivalente alla Camera di Commercio. Il processo è semplice (24–48 ore), ma deve essere allineato con i dati italiani, per evitare problemi di accreditamento, contestazioni su operazioni infragruppo o bloccaggi bancari.

4. Apertura del numero IVA (TVSH)

Sistema fiscale lineare ma diverso nei meccanismi operativi (scadenze, detraibilità, gestione dell’imposta). La corretta gestione richiede una conoscenza aggiornata delle regole locali e delle interazioni con la normativa italiana (es. per la doppia imposizione o il trattamento delle cessioni intracomunitarie).

5. Conto corrente bancario

Le banche albanesi adottano procedure AML (antiriciclaggio) molto severe.
Prima di aprire il conto sono richiesti:

  • contratti commerciali 
  • documentazione; completa dei soci e degli amministratori; 
  • Visura della società costituita al QKB;
  • La presenza fisica dell’amministratore della società albanese.

 

Gli errori più frequenti (da non fare)

Dall’esperienza di Rogai & Partners, ecco gli errori più diffusi da parte delle imprese italiane:

  1. Trattare l’Albania come una semplice scorciatoia fiscale;
  2. Ignorare le conseguenze fiscali in Italia (residenza, stabile organizzazione, CFC);
  3. Non prevedere una sostanza economica reale;
  4. Sottovalutare la compliance bancaria e AML.
  5. Affidarsi a soluzioni trovate online o a professionisti non specializzati in fiscalità transfrontaliera

L’approccio di Rogai & Partners

Lo Studio supporta le PMI italiane con:

  • presenza operativa diretta in Albania;
  • team misto italo-albanese; 
  • consulenza coordinata fiscale, legale e bancaria; 
  • modelli di struttura societaria già validati; 
  • assistenza continuativa anche dopo la costituzione. 

L’obiettivo non è solo “aprire la società”, ma progettare un’operazione solida, sostenibile e fiscalmente sicura, in linea con gli obiettivi imprenditoriali.

Conclusione

Aprire una società in Albania può essere un’ottima scelta per affacciarsi sui mercati esteri da un HUB nel cuore dei Balcani.

Ma farlo senza una guida esperta significa esporsi a rischi fiscali, bancari e operativi che possono emergere anche a distanza di mesi o anni.

Valutare, strutturare e coordinare sono le tre parole chiave per operare con successo tra Italia e Albania.

Stai valutando un’espansione in Albania o hai bisogno di rivedere la struttura che hai già aperto?
 

 Studio Rogai & Partners può offrirti un’analisi preliminare riservata e operativa, grazie all’esperienza sul campo e alla competenza normativa su entrambi i versanti.

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