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L’Albania offre per le imprese che vogliono investire all’estero interessanti opportunità che vanno al di là del risparmio fiscale. Infatti sicuramente i vantaggi (Geografici) sono:

  • La vicinanza; Il paese si trova ad appena un’ora di aereo ed è facilmente raggiungibile dai principali aeroporti italiani
  • Non è necessario nessun permesso particolare per aprire una società in Albania.
  •  Non serve un socio albanese
  • La lingua; L’albanese è una lingua molto complicata, ma la maggioranza delle persone parla un Italiano corretto.
  • Presenza di banche italiane

Un altro vantaggio molto importante è il costo del lavoro. Infatti in Albania sia la retribuzione che il cuneo fiscale sono molto bassi. Lo stipendio medio varia tra i 200 e i 300 netti al mese. Ad esempio un nostro cliente ha un dipendente che percepisce uno stipendio lordo di Lek 33.000 che corrispondono ad € 248,00 (per 8 ore di lavoro 5 giorni alla settimana) ed il costo aziendale è pari ad Lek 38.511 quindi €289,56.

Infine ma non ultimo il vantaggio fiscale.

L’aliquota normale d’imposta è pari al 15%. Le imprese con volume d’affari compreso tra 2 e 8 milioni di lek (€15037- €60150) beneficiano di un regime semplificato (cfr. infra) e non sono assoggettate a IVA.

L’imposta sulla piccola impresa

Al fine di diminuire la pressione fiscale sulla piccola imprenditoria, le persone fisiche e giuridiche che nell’esercizio di un’attività economica in albania realizzano un volume d’affari compreso tra 2 e 8 milioni di lek sono tenute al versamento dell’imposta locale sulla piccola impresa in luogo delle imposte sui redditi. Sono esenti dall’imposta locale i soggetti di nuova costituzione per il primo anno di attività. L’ammontare dell’imposta locale viene determinata sul volume d’affari annuo e varia anche in base al tipo di attività svolta e al luogo in cui viene esercitata. L’imposta non è dovuta se il volume d’affari non supera i 5 milioni di lek. Per i soggetti con volume d’affari compreso tra 5 milioni e 8 milioni di lek, l’imposta locale è pari al  5% del volume d’affari. Se il volume d’affari supera gli 8 milioni di lek, il contribuente soggiace alla normale tassazione.

Da considerare che la riduzione dell’aliquota IRES in Italia che dal 2017 è passata dal 27,5% al 24% fa sì che l’Albania non sia più uno stato per cui richiedere l’esimente o fare l’interpello per l’applicazione delle CFC (Controlled Foreign Companies). Infatti la disciplina delle CFC prevede che l’aliquota dello stato estero non deve essere inferiore alla metà rispetto all’aliquota marginale italiana (IRES + IRAP). Quindi dato che l’ires è il 24% e l’irap al massimo può essere del 4,82% quindi 28,82/2 = 14,41.

Pertanto essendo l’aliquota Albanese pari al 15% non rientra nel regime CFC. L’unico problema può sorgere nel caso della piccola impresa, che a causa delle agevolazioni rientrerebbe nelle CFC.

 

 

 

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